Champagne Recensioni Roma

La mia prima volta (si fa per dire): Remigio

Con opinabile coerenza, la prima recensione nel mio nuovissimo blog di Cucina Italiana & co. riguarda un posto che – pur trovandosi a Roma – ha un’anima senza dubbio francese. Parlo di Remigio, champagneria vineria stuzzicheria in Via di Santa Maria Ausiliatrice.  L’ho trovato un posto strano – innanzi tutto per la collocazione – ma interessante. La vineria francese geometrica, come te l’aspetti, tutta boiserie scura e bottiglie esposte, molto angusta ma curata, personale cortese anche se dall’aria appena spaesata, cucina molto semplificata, fredda o quasi, ma tutto abbastanza buono, bagno ok, insonorizzazione a posto, musica di sottofondo gradevole.

Il bello naturalmente è che alle pareti ci sia una scelta di champagne da perdere la testa, e mi è piaciuta anche la sensazione di varcare una soglia magica, che – tra una rosticceria e una pizzeria al taglio che più pop non si potrebbe – ti conduce dritto in Francia. Quindi i pochi tavolini esterni sono fuori soprattutto dall’incanto, e da evitare se possibile. Che ci fa un posto del genere tra Via Tuscolana e  Via Appia Nuova, non chiedetelo a me; probabilmente si tratta di snobismo o di una scelta effettuata un po’ di tempo fa (il posto è aperto da dodici anni) quando le promesse del mercato erano diverse. In effetti, con tre calici di Champagne in due, due piattini di crostini e due piatti dal menù (pastrami e panzanella), il conto è stato di sessanta Euro tondi, trenta a cranio: una bella sommetta per un aperitivo in periferia, pur rinforzato quanto si vuole. Considerato che la gran parte degli champagne in degustazione sono importati direttamente da loro,  i ricarichi non appaiono proprio amichevoli (tra gli €8 e i €15 al calice), ma non mi sono sentito rapinato. Credo che un posto del genere, magari col doppio dei tavoli, farebbe faville in centro, in Prati, al Quartiere Salario: questa la mia scoperta dell’acqua calda di oggi, come si dice.

Da provare – lo farò senz’altro – gli eventi con i produttori di champagne, un fitto calendario, rigorosamente su prenotazione. Una nota infine la merita il nome del locale, chiaro richiamo a San Remigio di Reims: è proprio il caso di dire “chapeau”.

http://www.remigio.eu/

 

You Might Also Like

No Comments

Rispondi