Nella mia testa, arte e cucina vanno a braccetto, innanzi tutto perché entrambe mi appagano molto, nutrendo la mia anima e il mio padrone di casa (il mio stomaco); e poi, neila preparazione di ogni viaggio o trasferta, tra le prime cose che mi occupano ci sono proprio la ricerca dei tesori artistici da scoprire o ritrovare, e naturalmente quella di tavole, mercati, prodotti tipici, d’eccellenza, stagionali, ecc. E poi la buona cucina va sempre a braccetto con la cultura, secondo me, ma di questo avremo occasione di riparlare ben più diffusamente.
In quest’ultimo periodo, al mattino di buon’ora, in uno dei miei slanci ricorrenti, pratico un po’ di esercizio fisico: proprio come la massasia americana media, accendo la tv (in realtà la connetto a internet), vado sul programma di attività fisica prescelto, apro il mio tappetino e mi dò da fare. Bene, ho scoperto di dover anticipare un po’ i tempi, per essere sicuro di chiudere il “workout” entro le 7,25, se non voglio perdermi Art buffet, un bel programma in onda dal lunedì al venerdì su Rai5 – per l’appunto alle ore 7,25 – in cui “partendo da un famoso dipinto esperti in storia e storia dell’arte ci trasportano in un viaggio attraverso la storia del cibo e l’Arte. Come detective ci guidano a comprendere il quadro e il pittore, il contesto storico e come la gente mangiava in quel periodo. Intanto grandi chef cucinano facendosi ispirare dal dipinto” (virgolettato dal sito del programma).
Stamattina, si parlava del quadro “l’Acquaiolo di Siviglia” di Velazquez, custodito a Londra, e della rilettura che ne fa Alberto Herraiz, valente cuoco spagnolo attivo a Parigi. Che ci può essere di meglio? Il programma può anche essere riguardato in replica qui, su Raiplay: http://www.raiplay.it/programmi/artbuffetcapolavoriincucina/
Segnalo, infine, che in Italia sono custodite opere di Velazquez a Modena, Firenze e Roma; l’elenco è qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Opere_di_Diego_Vel%C3%A1zquez
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