Alimentazione Cooking Cucina Food India Travel

19 luglio

19 luglio.

Il mio calendario ora s’incaglia, ora accelera. Il lavoro chiama. Anche la natura e il monsone lavorano, a ritmi impensabili. Il primo giorno la spiaggia era tale, il secondo il mare col suo impeto notturno ha formato alcuni laghetti alle spalle della duna, oggi dopo la mareggiata la sabbia è scolpita in una sorta di canyon, l’argine settentrionale dei laghetti è stato eroso e quel piccolo paradiso acquitrinoso per gli uccelli è al lumicino. I pescatori non osano uscire, ce n’è solo uno accovacciato sul ciglio della nuova formazione che guarda il mare, forse in preghiera o soltanto sconsolato, o più probabilmente entrambe le cose. Qui di fronte il fondo del mare mi sembra formare uno scalino, lo deduco da alcune onde di forma angolare che vedo ammassarsi con frequenza.

Dopo la meditazione e la colazione oggi sono sceso a mare, a fare qualche foto. Intendevo raggiungere una delle due chiese – in realtà una sorta di minuscolo santuario – del villaggio. Si tratta di un complesso di edifici contenenti statue e crocifissi, e di una croce di cemento. Nel primo edificio, eretto in una sorta di stile indo-islamico, Gesù è abbracciato a un angelo, sacrilegamente più alto del figlio di Dio. Il santuario principale è una sorta di torta nuziale a tre piani, di roccia verniciata di grigio (oppure di cemento colato in forma di roccia e poi pitturato). Le statue sono lignee e rassomigliano a quelle del nostro meridione, il Cristo indossa vesti sontuose, ha i polsi cinti da una corda e al collo una collana di banconote, come San Lazaro a Cuba, e un punto rosso al centro della fronte, alla maniera indù, tutto mischiato insieme in quel sincretismo che ho incontrato solo in India. Sotto ci sono dei cartelli con la data di erezione del crocifisso a spese di Tizio e della relativa benedizione ad opera del sacerdote Caio, segni dell’umana vanità, e tracce di incensi bruciati durante le preci.

In assenza di pioggia e di sole, una donna in verde con un parasole bianco, sulla duna battuta da marosi e uccelli pelecaniformi, ha attirato la mia attenzione al punto che mi sono diretto verso di lei in modo così frontale da allarmarla visibilmente. Naturalmente, una giapponese. Le ho scattato una foto di soppiatto e sono passato oltre, ma a casa racconterà forse che una volta il più grosso indiano mai visto se l’è quasi mangiata.

Domenica forse andremo con Tanja e Puja a Kanyakumari – la punta sud del subcontinente – e a visitare il Padmanabhapuram Palace, sarebbe bello.

A pranzo mi capita di combinare insieme gli ingredienti che mi vengono serviti in modi originali: cucino, in pratica. Oggi ho unito il riso, la zuppa, i germogli di lenticchie e un condimento agrumato. Mi sono poi fatto dire come si preparano le acque aromatiche che qui vanno per la maggiore.

Anche oggi pomeriggio i marosi sono aitanti, e i pescatori ancora non possono uscire.

Previsioni del tempo sulla mappaTemperatura, 2 m sopra il suolo, 11°N 75°E, 19/07/2019 17:00 (UTC+02:00), © VentuSky.com

You Might Also Like

No Comments

Rispondi